Eccentrico, visionario, sperimentatore, innovatore, virtuoso. Solo alcune delle caratteristiche che rendono Steve Vai uno dei più grandi ed influenti personaggi del mondo della chitarra.
Sabato 10 novembre al Teatro Geox Steve Vai non ha tradito le aspettative del pubblico con più di 2 ore e mezza di spettacolo condito dei migliori ingredienti che solo Mr. "impossibile guitar parts" (come amava nominarlo Frank Zappa nei suoi album) sa offrire.
I brani proposti sono stati molteplici e da quasi tutta la sua discografia. Diversi gli estratti dal recente ottimo album The Story of Light come il singolo Gravity Storm o Velorum. Non sono certo mancati i grandi brani storici come For the Love of God e Audience Is Listening tratti da Passion & Warfare (vincitore di 2 dischi di platino), Tender Surrender, la pirotecnica Building the Church, la sognante Whispering a Prayer, Frank (dedicata al maestro Frank Zappa), The Ultra Zone (eseguita con un abbigliamento ed una chitarra di provenienza a dir poco aliena!) e molte altre.
Inoltre il buon Steve ci ha regalato momenti di spettacolo e divertimento questionando su Billy Idol assieme al batterista Jeremy Colson che a sua volta ha stupito il pubblico suonando con una piccola batteria a tracolla per poi sfociare in un virtuoso e dinamico assolo.
Notevole la sessione acustica dove Dave Wainer ha imbracciato una chitarra/sitar, Philip Bynoe un contrabbasso e Deborah Hensen un'arpa a tracolla.
Una menzione anche a Deborah Hensen che ha sorpreso per gli interventi in For The Love of God e Whispering a Prayer che, a mio parere, hanno impreziosito l'esecuzione.
Steve Vai si dimostra anche un artista interessato al pubblico e al suo coinvolgimento diretto chiamando 3 ragazzi sul palco chiedendogli di dare "istruzioni" ai musicisti per eseguire un brano improvvisato.
Grande serata quella che ha visto Steve Vai conquistare il palco del Teatro Geox di Padova. Ora non ci resta che attendere con ansia i suoi nuovi lavori per vedere quanto oltre si può andare suonando una chitarra.